Candy
Candy è una ragazza molto sportiva che sogna di possedere una barca a vela tutta sua.
Candy si chiamava in realtà Caterina, come la madre, ma era stata soprannominata Candy quando aveva soltanto un anno e quella era l'unica parola che sapesse balbettare.
Ora Candy aveva tredici anni. Era dritta come un fuso, con spalle quadrate e gambe lunghe. Aveva capelli ondulati e scuri, scure le sopracciglia e le lunghe ciglia; mentre gli occhi erano chiari, di un grigio che tendeva al verde.
La bocca era grande e sembrava sempre sul punto di sorridere. La fossetta sulla guancia non era naturale; una volta non si era tuffata abbastanza prontamente e il boma di una barca a vela l'aveva colpita.
Di solito vestiva con pantaloni di tela bianchi e magliette azzurre da marinaio, occhiali da sole e berretto con la visiera, portava al collo un ciondolo portafortuna a forma di delfino e calzava scarpe da barca.
Aveva preso la passione per le barche a sei anni. Nel giorno del suo compleanno il babbo l'aveva portata con sé a pescare in alto mare e da allora lei aveva amato le barche, la spiaggia e il mare. Nella baia tutti conoscevano Candy e la invitavano spesso ad andar fuori in barca a vela, poiché era dotata di un istinto innato per il vento, le vele, le correnti e il mare in genere.
Il più grande desiderio di Candy era di possedere una barca, una vera barca. Ci pensava spesso mentre camminava a passo lento lungo la banchina del molo e la vedeva nei suoi sogni. Era la barca più bella che fosse mai esistita. E lei l'avrebbe avuta perché era risoluta, decisa a non arrendersi.
Rid. e adatt. da R. White, Candy, Vallardi