Attraversando l'Antartide
Il grande alpinista italiano Reinhold Messner compie un'impresa eccezionale: la traversata del continente antartico, insieme all'esploratore tedesco Arved Fuchs, senza l'aiuto di mezzi meccanici o di animali, usando solo gli sci e la spinta del vento.
26 dicembre 1989
Temperatura - 10° la mattina, - 25° la sera
Mattinata calda. Partiamo tardi. Neve vischiosa.
Dopo 3 ore e un quarto si è levato vento da nord. Prima scarso, poi crescente. Andiamo a vela(1), senza fermarci e procediamo rapidamente. Purtroppo Arved resta molto staccato. Dopo 2 ore e un quarto lo aspetto a lungo e mi raffreddo terribilmente. Dobbiamo approfittare di questo primo vento favorevole. Per questo avanzo a vela per altre 3 ore e - dopo aver montato la tenda da solo - aspetto per un'altra ora il sopraggiungere di Arved.
29 dicembre 1989
Temperatura - 20°
Tempesta. Resistiamo in tenda fino al pomeriggio. Con la nebbia che c'è oggi, non riusciremo comunque a trovare il Polo. Alle 15, nonostante tutto, ci avviamo. Camminiamo per 4 ore attraverso banchi di nebbia e neve vischiosa. Siamo d'umore eccitato e inquieto.
Montata la tenda, il vento diminuisce e si schiarisce l'orizzonte. Prendo il binocolo e guardo verso sud.
- Il Polo! - Balliamo intorno alla tenda e gridiamo:
- Il Polo!
Arved è scatenato. Gli sono grato, perché ho imparato da lui molte cose.
R. Messner, Antartide: inferno e paradiso, Garzanti