Per descrivere un animale fantastico bisogna usare la propria immaginazione, mescolando i dati reali con quelli inventati.
Titolo Il mostro della palude
Era una specie di grande lucertolone, con una coda squamosa e zampe palmate dai lunghi artigli. Il corpo bitorzoluto grondava fango, ed era ricoperto da ciuffi flosci di alghe putride. Sul muso allungato spuntavano due occhi gialli con le pupille verticali, e dalla bocca aperta colava un rivolo di fango scuro su una fila di denti piccoli e affilati. All’istante un fetore di alghe marce si diffuse dappertutto, rendendo l’aria irrespirabile. Il mostro avanzò nell’acqua densa e scura, oltrepassò la riva e si diresse verso il ragazzino. Camminava in piedi, guardandosi attorno ed emettendo versi gorgoglianti. Il mostro sbatté gli occhi, infastidito, poi tornò verso riva e si immerse nelle acque fangose per scomparire ben presto nel buio della palude.
F. Ruggiu Traversi, Il mostro della palude, Edizioni EL